IMI-EDN (International Microdentistry Institute) e FIRMO (Fondazione
Italiana sulla Ricerca delle Malattie dell’Osso) Promuovono a Milano e in
Lombardia il “Mese della Vitamina D”In occasione del Congresso Mondiale dell’Osteoporosi che si terrà a Firenze
dal 23 al 26 marzo p.v., il network di cliniche hi-tech EDN-IMI
(International Microdentistry Institute) annuncia un’importantissima
campagna nazionale che parte dalla Lombardia per poi proseguire in altre
regioni, e che patrocinerà la prevenzione della parodontite e delle
patologie dell’osso, offrendo eccezionalmente una visita specialistica
odontoiatrica a titolo gratuito e densitometria ossea al costo di 19 euro.
Quale è la relazione tra dente e osso, tra la vitamina D e le cure
odontoiatriche, tra la parodontite e l’osteoporosi? Come può l’odontoiatra,
curando la malattia parodontale, allertare il paziente e il medico di base
su una condizione di rischio per le fratture, insidiosa e grave, dando il
via alla prevenzione con largo anticipo?
Tutto il lavoro dell’odontoiatra (anche una semplice otturazione) ha un
impatto diretto sull’osso dei mascellari. La terapia della malattia
parodontale e, in special modo l’implantologia, che spesso è realizzabile
solo dopo aver rigenerato l’osso perduto a causa della parodontite, non
possono prescindere da un’accurata valutazione dello stato di salute
dell’osso e del suo metabolismo, che inizia proprio con l’esecuzione della
densitometria ossea. Nell’esperienza quotidiana delle cliniche EDN-IMI si è
rilevato che la condizione di osteopenia (pre-osteoporosi) accomuna
frequentemente i pazienti che soffrono di parodontite, e che questa è
altrettanto sovente associata a stati più o meno gravi di ipovitaminosi D.
La vitamina D è un ormone che svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo e
nel mantenimento del tessuto osseo, oltre a favorire una corretta risposta
immunitaria dell’organismo. Nella stagione invernale, è allora ancora più
importante tenere sotto controllo i valori di questa vitamina, poiché la
quantità in circolo nel nostro organismo dipende essenzialmente dalla
quantità di sole a cui siamo esposti.
La carenza di Vitamina D, può provocare difetti di mineralizzazione ossea
con ripercussioni anche a livello delle ossa mascellari, favorendo così
l’insorgenza della malattia parodontale e accelerandone la sua evoluzione.
Lo screening di tutti i pazienti, effettuato avvalendosi della densitometria
ossea, e la verifica dei livelli plasmatici della vitamina D, mette il
dentista in condizione di eseguire una diagnosi precoce di rischio
osteoporotico anche in pazienti di giovane età, attivando una gestione del
problema con molti anni (20 o 30) d’anticipo.
L’integrazione della vitamina D e del calcio, la correzione dietetica e
degli stili di vita, consentono così, non solo di migliorare i risultati
delle prestazioni odontoiatriche, ma di iniziare anche molto precocemente la
prevenzione per l’osteoporosi.
L’osteoporosi è una condizione sistemica caratterizzata da una bassa densità
ossea legata a un deterioramento della micro-architettura del tessuto osseo,
che causa un aumento della fragilità ossea e, conseguentemente, del rischio
di frattura. La sua elevata prevalenza, che aumenta con il progre¬dire
dell’età, e l’elevato rischio di frattura che ne deriva, rendono tale
condizione una priorità assistenziale in termini di salute della
popolazio¬ne e di sostenibilità economica.
La rilevanza economica dell’osteoporosi è determinata dal fatto che le
fratture ossee sono una delle cause più comuni di disabilità che
maggiormente in¬cidono sui costi sanitari dei paesi occidentali. La
manifestazione più chiara e significativa dell’osteoporosi è senza dubbio la
frattura del femore, che in Italia ha numeri drammatici.
Le fratture da fragilità assorbono grandi quantità di risorse economiche
necessarie per erogare le pre-stazioni assistenziali correlate, continuano a
indurre costi per ulteriori prestazioni anche a distanza dall’evento della
frattura, e condizionano fortemente la salute dei pazienti aumentando i
relativi costi assistenziali ben oltre quelli direttamente imputabili
all’osteoporo¬si stessa.
La diagnosi precoce di parodontite permette di ridurre sensibilmente la
perdita di denti e, quando associata a quella precoce di rischio
osteoporotico, può aiutare a ridurre il rischio di fratture.
Da tale approccio innovativo e multidisiplinare possono derivare importanti
benefici in termini di riduzione di costi per il Servizio Sanitario
Nazionale e per le famiglie, e di miglioramento della qualità di vita per i
pazienti.
Le false convinzioni da smentire:
– L’osteoporosi colpisce solo le donne: FALSO;
– L’osteoporosi è una condizione che colpisce solo gli anziani: FALSO;
– I pazienti in cura con farmaci per l’osteoporosi non possono effettuare
cure odontoiatriche: FALSO;
– La vitamina D si può somministrare senza un controllo dei suoi livelli
ematici: FALSO.
Stefania Bortolotti