“Auguri e lunga vita a San Teodoro, el Todaro!”
UN PONTE TRA LA NATURA DI ASIAGO E IL CUORE DI VENEZIA
E’ arrivata l’ora del Todaro grazie alla Rigoni di Asiago!
– RIGONI DI ASIAGO, la famosa azienda veneta leader nella produzione biologica del miele e delle confetture di qualità, da sempre attenta ai valori legati alla tradizione e alla cultura, annuncia la conclusione dei lavori di restauro della statua di San Teodoro, il Todaro (l’originale) in Palazzo Ducale.
Recuperata all’antico splendore la statua originale esposta a Palazzo Ducale
Viene restituito alla Città uno dei suoi simboli più importanti, emblema di sintesi e dialogo tra le culture e le civiltà.
Venezia, Palazzo Ducale Giovedì 8 giugno 2017
A poco meno di un anno dall’avvio dei lavori di restauro torna all’antico splendore la statua del Tòdaro – l’originale dell’opera che sormonta una delle colonne di Piazzetta San Marco – da tempo custodita a Palazzo Ducale: un altro straordinario recupero reso possibile grazie alla
collaborazione pubblico–privato tra Comune di Venezia, Fondazione Musei Civici di Venezia, Fondaco e Rigoni di Asiago.
Fondaco al 61° restauro e all’8° progetto per Palazzo Ducale
Venezia, 8 giugno 2017 – “Arte e Impresa” il progetto che lega Fondaco a Rigoni di Asiago, aggiunge un secondo tassello con l’inaugurazione del restauro dell’originale della statua del Todaro collocata sotto i portici del cortile dei Senatori in Palazzo Ducale.
Qualità, rispetto dell’ambiente e amore per l’arte: questa la “ricetta” di Rigoni che ha deciso di riportare all’antico splendore il “Todaro” (alcuni studiosi affermano che questo personaggio sta a Venezia come la Lupa a Roma!).
“Il restauro dell’originale della statua di San Teodoro, tra tutti quelli che abbiamo realizzato in dodici anni di attività grazie alla sensibilità ed alla fiducia di imprenditori illuminati, per il prestigio, si colloca senza dubbio ai vertici della classifica. – dice Enrico Bressan presidente di Fondaco – Il primo Santo protettore della Repubblica Serenissima. Un’opera d’arte chiamata a sorvegliare un’altra opera d’arte: Venezia. Una statua, un simbolo, un assemblaggio di materiali di differenti provenienze quasi un modo per evidenziare,qualora ce ne fosse stato bisogno, la grandezza e la forza della Repubblica Serenissima. Quasi settecento anni di storia che trovano sintesi in un “puzzle” di indiscutibile bellezza. Questo è il Todaro che oggi ritorna giustamente e con grande vigore al suo antico splendore; un momento importante per tutti coloro che amano
Venezia, per tutti coloro che sentono vivo l’orgoglio di appartenere a questa città universale cui il Mondo intero guarda con particolare attenzione, con grande rispetto e anche con un pizzico di invidia”.
“Undici mesi durante i quali sono state fatte ricerche, analisi, approfondimenti, numerosi sopralluoghi con i funzionari ed i tecnici della Soprintendenza, della Fondazione dei Musei Civici ed i restauratori per confrontarsi e decidere come intervenire facendo attenzione alla fragilità della statua dovuta a tanti secoli di esposizione quand’era collocata sulla colonna in Piazzetta San Marco non dimenticando mai che questa è la statua originale. – continua Bressan – Undici mesi durante i quali grazie alla tecnologia, la webcam (e alla pazienza dei restauratori che ringrazio), abbiamo messo in connessione tutto il Mondo che ha potuto vedere la cura cui è stato sottoposto il Todaro; più di 150.000 contatti ovvero più di 150.000 persone che si sono collegate da ogni continente per “partecipare”, vedere e capire che cosa voglia dire valorizzare un’opera d’arte”.
“Tutto questo grazie alla sensibilità di una famiglia di imprenditori e di un’azienda, la Rigoni di Asiago, che da oggi entrano di diritto a far parte della storia di Venezia; un’attenzione ed un impegno che nascono dalla cultura e dall’orgoglio di appartenere ad un territorio, – conclude Bressan – di esserne parte attiva ed ancheuna delle più belle e positive realtà imprenditoriali che concorrono a tenere alto il nome dell’Italia. Il Todaro ritorna più bello e forte di prima, Venezia beneficia di un gesto d’amore. Grazie Rigoni di Asiago!”
– RIGONI DI ASIAGO, la famosa azienda veneta leader nella produzione biologica del miele e delle confetture di qualità, da sempre attenta ai valori legati alla tradizione e alla cultura, annuncia la conclusione dei lavori di restauro della statua di San Teodoro, il Todaro (l’originale) in Palazzo Ducale. “Il ruolo dell’imprenditore e dell’impresa nella Società è profondamente mutato nel corso degli ultimi anni, così come le aspettative di quest’ultima nei confronti del mondo produttivo. Il concetto di responsabilità sociale che un tempo era di competenza esclusiva del settore Pubblico, oggi non è più tale. Il Privato e il Mondo Imprenditoriale sono diventati i “Nuovi Mecenati” dell’epoca attuale, cambiando i modelli di erogazioni liberali che venivano elargite nei secoli scorsi, non come allora il simbolo del successo economico mostrato ai concittadini e forestieri, ma come pegno di solidarietà per la comunità tutta, considerata portatrice di diritti ed interessi. – dichiara Andrea Rigoni Amministratore Delegato della Rigoni di Asiago – Il concetto di Responsabilità Sociale di Impresa: cioè di un’impresa che oltre ad avere degli obiettivi economici da raggiungere si preoccupa di allargare il suo impegno alla così chiamata sostenibilità, declinata oltre che nel settore economico, in quello sociale e in quello ambientale, è il motivo che ha convinto numerose aziende italiane e straniere a scegliere il restauro dei beni culturali come la maniera migliore per impegnarsi nella Sostenibilità Sociale”.
Rigoni di Asiago ha già colto nel passato l’opportunità di prendersi cura dell’inimitabile patrimonio di bellezza rappresentato dai beni culturali italiani, quando nel 2015 ha sostenuto il restauro dell’Atrio dei Gesuiti, nel Palazzo di Brera a Milano. “Quest’anno abbiamo pensato un po’ a noi e, da Veneti quale siamo e ci sentiamo, ci siamo occupati di ridare lo splendore delle origini ad un monumento che oltre ad essere un inimitabile opera d’arte, è un pezzo di “Storia Veneta”. Parliamo della statua del Todaro, San Teodoro o, com’è chiamato da sempre a
Venezia: “ El Todaro”. Il primo patrono di Venezia rappresentato da una statua bellissima ed affascinante, con ai piedi il coccodrillo-drago. Settecento anni di storia, con pietre che provengono da diverse cave, tra le quali anche la stessa del Partenone di Atene, ci fanno capire quanto era grande la Repubblica di Venezia e che ruolo politico svolgesse nel bacino del Mediterraneo e nel resto del mondo. – continua Rigoni – Abbiamo colto al volo la proposta di questo progetto pensando che quest’opera aveva passato secoli a svettare in cima alla colonna di Piazza San Marco, sentinella (Santo Protettore) ed allo stesso tempo faro per guardare lontano, per indicare la via migliore per la città. Una metafora per noi imprenditori, il cui ruolo è quello di indicare la strada alle nostre aziende per raggiungere i migliori traguardi. Nei mesi scorsi ho avuto il piacere di salire sui ponteggi e di trovarmi a tu per tu con le restauratrici che mi spiegavano le modalità d’intervento. Ho avuto anche l’onore di togliere con un pennellino della polvere dalla spalla. Non vi nascondo che mi sono sentito un privilegiato per aver contribuito in prima persona a liberare la statua dalle “rughe” di tanti secoli passati all’aperto”. “Gli impegni di lavoro mi portano spesso in viaggio; con soddisfazione e grazie alla presenza di una webcam all’interno del cantiere ho potuto seguire in tempo reale il progredire dei lavori di restauro, fino al meraviglioso risultato finale. Sono contento per i numerosi messaggi di stima ed approvazione ricevuti; desidero condividerli con tutti coloro che hanno contribuito con la loro professionalità e spirito di collaborazione al restauro del Todaro. La qualità del risultato è davvero incredibile ed i tempi sono stati rispettati (lo scorso mese di luglio, quando avevamo dato il via all’opera di restauro, vi avevo dato appuntamento a fine maggio, inizio giugno 2017): grazie ancora a tutti. – conclude Rigoni – Il mio augurio (il mio invito) ora è che il Todaro restaurato, possaessere visto ed ammirato, più di prima, da tutti Veneziani, Italiani e Stranieri. Auguri e lunga vita a San Teodoro, el Todaro!”
Note:
Nel corso degli undici mesi in cui si è svolto il restauro, la Rigoni di Asiago ha colto l’occasione per sviluppare una serie di attività volte al coinvolgimento del cliente e dell’organizzazione interna, in particolare:
– Rigoni di Asiago è stata partner della Fondazione dei Musei Civici di Venezia nel programma “Musei da vivere e da sperimentare da tutti” (famiglie al museo) nelle sedi di Ca’ Rezzonico, Museo Correr, Museo del Vetro, Ca’ Pesaro, Casa Goldoni, Palazzo Ducale, offrendo la merenda ed un prezioso astuccio da scuola con Skiro lo scoiattolo mascotte dell’azienda;
– “Rigoni di Asiago ti porta a Venezia” è il concorso annuale che è stato associato al restauro e che vedrà i vincitori nelle prossime settimane vivere un soggiorno in città, visitare Palazzo Ducale e risiedere presso l’Hotel Monaco e Gran Canal;
– a fine gennaio, presso le rinnovate stanze dell’appartamento di Sissi (Museo Correr), l’imperatrice d’Austria, è stato realizzato il meeting annuale di programmazione dell’azienda con il management al quale è seguita la visita speciale al cantiere e a Palazzo Ducale.