Cogli la Primavera: Licofarma  festeggia con cosmetici green per donne esigenti e raffinate

E’ primavera, i mandorli sono i fiore e nelle campagne si diffonde il profumo dei fiori selvatici che, nel Salento, si abbracciano, con il mare.

A pochi passi dalle spiagge, nei prati e sulle dune, sbocciano le ginestre, le margherite, le orchidee selvatiche dette Bocche di Leone. Sono belle e al tempo stesso di una raffinata eleganza come belle, ricercate e raffinate sono le donne che scelgono i cosmetici firmati da Licofarma.

L’azienda salentina, che ha sede a Galatina, festeggia la primavera e augura a tutti di prepararsi alla rinascita, proponendo cosmetici green studiati per donne green, esigenti e bene informate, che fanno della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente e degli animali, il loro stile di vita.

Licofarma, è l’unica azienda al mondo ad aver brevettato l’estrazione del licopene dal pomodoro (il più potente di tutti gli antiossidanti) in modo del tutto naturale ed è così seria e attenta da essere partner di ben sei Università italiane, due fondazioni e altre aziende nazionali nel propgetto PERCIVAL finanziato dal Ministero dell’Università e della ricerca scientifica per l’estrazione di principi attivi da agricoltura biologica, sotto il segno dell’economia circolare.

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FOSSE ARDEATINE: 24 MARZO 1944 ECCIDIO DI 335 ITALIANI

FOSSE ARDEATINE: 24 MARZO 1944 ECCIDIO DI 335 ITALIANI 

Le Fosse Ardeatine, antiche cave di pozzolana situate nei pressi della via Ardeatina, furono scelte quale luogo dell’esecuzione   e per occultare i cadaveri di 335  italiani  uccisi dai nazifascisti dopo l’attentato partigiano  di  via  Rasella  a  Roma: 10  italiani  contro  un  tedesco  ucciso

Le 335 vittime civili della strage delle Fosse Ardeatine sono morte per la rappresaglia nazista seguita all’attentato partigiano di via Rasella, dove persero la vita complessivamente 33 soldati tedeschi.

Roma  dall’8 settembre del 1943 giorno dell’armistizio di Cassibile  era  occupata dai tedeschi e  il giorno dell’attentato dodici partigiani membri dei GAP romani fecero esplodere una bomba in via Rasella, nascondendola  in un carretto per l’immondizia.

In seguito a  questo attentato, Hitler chiese  una  rappresaglia “in grado di far tremare il mondo”proponendo  di uccidere dai trenta ai cinquanta italiani per ogni tedesco ucciso.

il  Feldmaresciallo Albert Kesselring decise di far fucilare dieci italiani per ogni tedesco.

Iniziarono  i  rastrellamenti ovvero  la “RACCOLTA  DI  ITALIANI  PER  UCCIDERLI”  RASTRELLAMENTO  CHE  INIZIò già nel tardo pomeriggio e proseguì  nella nottata.

Durante  il  rastrellamento furono  presi ebrei e  civili aggiungendoli  a quelli  già  a Regina  Coeli sui  quali  pendeva già  una  sentenza di morte, collaborò  coi   nazisti la    polizia fascista. Ogni volta che  arrivava la notizia della morte di un soldato tedesco, alla lista dei condannati si aggiungevano dieci nomi in più.

Le vittime designate vennero portate in gran segreto alle antiche cave di Tufo sulla via Ardeatina.

Priebke e il capitano SS Karl Hass si accorsero di aver portato  via cinque prigionieri in più ma, stettero  zitti per  non  compromettere  la segretezza della strage. Ecco  perché  vennero fucilate  335 persone e  non  330, fucilate  in  in ginocchio a gruppi di cinque

Tra  i  fucilati  vi  fu  Don Pietro pappagallo, prete partigiano.

La  cosa  orrenda  nell’orrendo  fu  che   man mano l’eccidio procedeva uomini e donne furono costretti ad inginocchiarsi sui cadaveri di coloro che avevano già perso la vita.

Terminato  l’eccidio  l’ingresso della cava venne fatto saltare fu  così  che le fosse Ardeatine rimasero un segreto fino al mese di giugno del 1944-

Le famiglie delle vittime per  tanto  tempo  dovettero accontentarsi di un semplice certificato di morte che non  menzionava  il  perché della  morte dei loro familiari.

La  storia  continua,  si  ripete  un  novello  Hitler  è  risorto…………………..

8 MARZO 2022 – FESTA DELLA DONNA

Auguri a tutte le DONNE del Mondo ma in particolar modo quest’anno alle DONNE

ucraine ed afgane.

Non bastava la pandemia del covid, ci voleva anche la guerra voluta

da uomini criminali, senza contare le violenze gratuite perpetrate sulle donne-

Auguriamoci un mondo migliore.

EVVIVA LE DONNE

ELEVENTY DONNA FW 2022_23 

 ELEVENTY DONNA FW 2022_23

MEMORIE MA IDENTITA’ GLAMOUR E MODERNA

IN UN MIX&MATCH CHE SDRAMMATIZZA I CODICI DELLA FORMALITÀ

E CONIUGA LA FUNZIONALITA’ ALLA SARTORIALITA’


COZY MOOD: ATMOSFERE AVVOLGENTI E FEMMINILI
La stagione autunno inverno 2022-23 Eleventy risponde al nuovo desiderio di ritornare ad uscire, ma volendo continuare a condividere quelle sensazioni di comfort e rilassatezza che abbiamo imparato ad apprezzare nei lunghi giorni passati a casa.
Nasce da qui la nuova collezione donna Eleventy che interpreta l’incontro tra funzionalità e convenzionale attraverso un mix&match tra texture, cromie, stampe, stili che sdrammatizzano i codici della formalità per una nuova femminilità contemporanea.

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