I lockdown e la pandemia del 2020 sono stati per molti giovani l’occasione di avvicinarsi per la prima volta a un’esperienza di volontariato, animati dall’intenzione di aiutare le persone più fragili in una condizione eccezionale. Ora c’è una nuova opportunità di mettersi a servizio della società e dei più deboli: il Servizio Civile.
La Giornata internazionale delle persone con disabilità è stata proclamata nel 1981 con lo scopo di promuovere i diritti e il benessere dei disabili.
Dopo decenni di lavoro delle Nazioni Unite, la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità, adottata nel 2006, ha ulteriormente promosso i diritti e il benessere delle persone con disabilità, ribadendo il principio di uguaglianza e la necessità di garantire loro la piena ed effettiva partecipazione alla sfera politica, sociale, economica e culturale della società.
L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come data della ricorrenza e ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare in tale giorno attività mirate a sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della violenza contro le donne.
In molti paesi, come l’Italia, il colore esibito in questa giornata è il rosso e uno degli oggetti simbolo è rappresentato da scarpe rosse da donna, allineate nelle piazze o in luoghi pubblici, a rappresentare le vittime di violenza e femminicidio. L’idea è nata da un’installazione dell’artista messicana Elina Chauvet, Zapatos Rojos, realizzata nel 2009 in una piazza di Ciudad Juarez, e ispirata all’omicidio della sorella per mano del marito e alle centinaia di donne rapite, stuprate e assassinate in questa città di frontiera nel nord del Messico, nodo del mercato della droga e degli esseri umani. si intende per violenza contro le donne “qualsiasi atto di violenza di genere che si traduca o possa provocare danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche alle donne, comprese le minacce di tali atti, la coercizione o privazione arbitraria della libertà, sia che avvengano nella vita pubblica che in quella privata”.[
La violenza contro le donne è ritenuta una manifestazione delle “relazioni di potere storicamente ineguali” fra i sessi, uno dei “meccanismi sociali cruciali” di dominio e discriminazione con cui le donne vengono costrette in una posizione subordinata rispetto agli uomini per impedirne il loro avanzamento.
Perchè il 25 novembre?
Il 25 novembre del 1960 nella Repubblica Dominicana furono uccise le tre sorelle Mirabal Patria Mirabal, Minerva Mirabal e Maria Teresa Mirabal, attiviste politiche, per ordine del dittatore Rafael Leónidas Trujillo (1930–1961).[12] Quel giorno le sorelle Mirabal, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio di informazione militare. Condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze furono stuprate, torturate, massacrate a colpi di bastone e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente
Tra le ore 05:30 e le ore 14:00 di sabato 16 ottobre 1943 in queste poche ore le truppe tedesche della Gestapo con la collaborazione dei funzionari del regime fascista, si macchiarono per l’ennesima volta di uno tra i più vergognosi massacri della storia umana. Il rastrellamento del ghetto di Roma .
DEPORTATI 1259 persone, di cui 689 donne, 363 uomini e 207 tra bambini e bambine,appartenenti alla comunità ebraica,1 023 rastrellati furono deportati direttamente al campo di sterminio di Auschwitz. Soltanto 16 di loro sopravvissero :15 uomini e una donna, LA CATTIVERIA UMANA NON HA LIMITI. LA BELVA è L’ESSERE UMANO NON L’ANIMALE COME LO INTENDIAMO NOI,
Il generale Badoglio la sera dell’8 settembre del 1943, comunicò agli italiani dai microfoni della radio che era stato firmato in gran segreto con le forze alleate qualche giorno prima, il giorno 3 dello stesso mese, l’armistizio di Cassibile..
Il caos
La famiglia reale e i generali in fuga, raggiungono Pescara e si imbarcano per Brindisi; Roma è abbandonata
I militari lasciano l’esercito e cercano di ritornare a casa.
Inizia la resistenza.
Nasce il Comitato di Liberazione Nazionale (CLN)
iniziano ad organizzarsi le prime formazioni partigiane che daranno vita alla Resistenza armata e civile FINO ALLA FINE DELLA guerra.
Nel nord Italia a Salò si forma la Repubblica Sociale Italiana voluta dai nazisti di Hitler per meglio poter operare sul territorio italiano.
L’Italia andò allo sbando: iniziò un lungo periodo di stenti, bombardamenti, rappresaglie e guerra civile.
I tedeschi e i fascisti NON rispaRMIARONO GLI Italiani: feroci genocidi, rastrellamenti ,donne e bambini trucidati, interi paesi rasi al suolo, un tedesco ucciso=dieci italiani uccisi, un orrore perpetrato dai nazisti e dai fascisti.
E OGGI C’è ANCORA CHI INNEGGIA AL FASCISMO, AL NAZISMO E AL RAZZISMO,
UNICEF su 28° Anniversario delle Stragi di Capaci e via d’Amelio, #PALERMOCHIAMAITALIA
L’UNICEF Italia partecipa alle celebrazioni dell’anniversario con i video messaggi del Presidente dell’UNICEF Italia Francesco Samengo e del suo storico Goodwill Ambassador Lino Banfi.
DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DELL’UNICEF ITALIA FRANCESCO SAMENGO
Il 24 aprile di ogni anno si commemora il genocidio armeno ovvero:
le deportazioni e i massacri compiuti dagli ottomani nei confronti degli armeni
tra il 1915 e il 1916, che causarono circa 1,5 milioni di morti, cioè i 2/3 della
popolazione armena presente nei territori dell’Impero ottomano.
IL TUTTO EBBE INIZIO NEL 1915 ALLO SCOPPIO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE. Molti armeni disertarono la chiamata alle armi dell’impero ottomano, ENTRANDO nelle file dell’esercito russo.
Dopo la conquista della città di Van (Turchia orientale) da parte dei battaglioni russo-armeni e il tentativo di far occupare il territorio all’esercito russo, nella notte tra il 23 e 24 aprile gli ottomani compirono alcuni arresti tra l’èlite intellettuale armena. Le persone catturate furono deportate e giustiziate. Gli armeni chiamano l’evento Medz Yeghern, il Grande Male, e lo considerano l’inizio del genocidio subìto dal loro popolo.