17 febbraio si celebra la Giornata Nazionale del Gatto 

17 febbraio si celebra la Giornata Nazionale del Gatto 

MICIO DAY:L’ITALIA CELEBRA LA GIORNATA NAZIONALE DEL GATTO 
Il 17 febbraio in Italia si celebra la Festa del Gatto dedicata ai milioni di amici pelosi che vivono nelle nostre famiglie
 In tutta Italia il 17 febbraio si celebra la Giornata Nazionale del Gatto, data chefu scelta per rendere omaggio a questo amato animale domestico in seguito ad un sondaggio lanciato, nel 1990, dalla giornalista Claudia Angeletti a tutti i lettori di una rivista dedicata ai proprio ai felini. Tra le varie proposte pervenute, vinse la data del 17 febbraio per diversi motivi: il primo fa riferimento all’antica tradizione popolare per cui questo mese dell’anno era detto “delle streghe e dei gatti”, alcune credenze medioevali, infatti, sostenevano che i gatti, in particolare quelli neri, fossero i responsabili della diffusione della peste perché venivano associati alle streghe, agli stregoni ed infine al diavolo che, in questo periodo storico, veniva ritenuto responsabile della morte. Se da un lato in questo periodo i gatti avevano un’accezione negativa, dall’altro un’antica leggenda francese, narra le vicende di Matagot, uno spirito sotto le sembianze di una gattina nera che porta fortuna a chiunque la ospiti in casa. Secondo questa credenza Matagot regalerebbe a colui che gli offre il cibo direttamente dal suo piatto, fortuna, salute e una moneta d’oro ogni mattina. Il secondo motivo per la scelta di questa data è legato all’astrologia, febbraio è il mese che viene rappresentato dall’Acquario, considerato come il segno degli spiriti liberi proprio come il carattere dei gatti, considerati da sempre liberi ed indipendenti. Anche la scelta del giorno 17 non è casuale, è stato scelto proprio per sfatare tutti i miti legati alla sfortuna che da sempre accompagnano la storia di questo felino. Sebbene queste dicerie fossero ben radicate nel pensiero comune dell’epoca, oggi sono state, fortunatamente, superate e non hanno in nessun modo condizionato le famiglie nel prendere un micio come compagno di vita e di avventure, tanto che, attualmente, in Italia si stima siano circa 12 milioni i gatti che vivono nelle famiglie. Le leggende, però, non narrano sempre un punto di vista negativo sui gatti, sono stati amati e rispettati fin dalla notte dei tempi, quando le antiche civiltà egizie li adoravano perché considerati come protettori del focolare, della fecondità, della famiglia, delle donne e anche della guerra. Anche alcune leggende provenienti dall’Asia elogiano il gatto, secondo una credenza buddhista, infatti, i gatti avevano poteri magici di guarigione e avevano il compito di accompagnare le anime dopo la morte. Una storia ancora più lontana è quella che riguarda l’Arca di Noé, secondo la leggenda il patriarca biblico, ritrovatosi sulla sua barca durante il diluvio universale, si ritrovò invaso da ratti a causa della loro velocità di riproduzione, non sapendo come contenerli chiese aiuto a Dio che lo aiutò facendo nascere dallo starnuto di un leone due gatti: i felini fecero tornare la pace all’interno della barca. Che sia bianco. nero o tigrato, che sia a pelo lungo o a pelo corto, con gli occhi gialli o verdi, il gatto fa bene alla salute, a dirlo sono studi recenti di ricercatori americani: accudire e coccolare un gatto rilassa e abbassa il livello di stress, uno studio di ricercatori dell’Università del Minnesota rivela che chi vive con un gatto per 10 anni, ha il 30% in meno di probabilità di ammalarsi di cuore, di morire di infarto o ictus, rispetto a chi non vive con animali. Il motivo va ricercato nel potere delle fusa, queste vibrazioni contribuiscono al rilassamento cardiaco, ma non solo, questo strano “suono” aiuta a dormire meglio e più a lungo. Vivere con un gatto in casa non farà mai sentire soli, il micio aspetta il rientro dei padroni per strofinarsi tra le gambe e richiedere attenzioni, questo non fa che accrescere l’autostima nelle persone. Forse non tutti sanno che il gatto è in grado di aumentare anche le difese immunitarie e allontanare le allergie, una ricerca americana dimostra che i bambini che vivono con un felino domestico hanno il 50% in meno di rischio di contrarre infezioni respiratorie e dell’orecchio. Il binomio uomo-gatto è sempre più forte ed indissolubile e per molti, sempre di più negli ultimi anni, è impossibile viaggiare senza i propri amici pelosi. 

CHE COSA HAI FATTO PER RENDERE LA TUA CASA PIU’ GREEN? 

CHE COSA HAI FATTO PER RENDERE LA TUA CASA PIU’ GREEN? 

la transizione energetica, ovvero il passaggio graduale a fonti energetiche rinnovabili abbandonando quelle fossili, è ancora ben lontana dal realizzarsi e la casa è il punto debole di tutta la questione, in particolare in un paese come l’Italia in cui il patrimonio architettonico è storicamente datato.

Dall’indagine Altroconsumo sul grado di conoscenza della transizione energetica e sulle intenzioni degli italiani di rendere le proprie abitazioni più efficienti dal punto di vista energetico emerge che il 33% del campione vive in un edificio costruito prima degli anni ’70; il 50% in una casa edificata tra gli anni ’70 e gli anni ’90 e solo il 17% in una costruita a partire dal 2000, quindi 1 persona 3 vive in abitazioni che hanno più di 50 anni.

Inoltre, solo il 19% del campione è a conoscenza della classe energetica della propria abitazione e soltanto il 29% sa quanta elettricità consuma in un anno. Ancora meno, ovvero il 25%, conosce almeno approssimativamente i propri consumi di gas. In generale, meno della metà del campione ritiene di avere un buon isolamento domestico. Solo il 50% ritiene che il tetto di casa sia ben isolato, ancora meno diffuso risulta il buon isolamento di pareti (42%), finestre (40%) e pavimenti (38%).

Il primo ostacolo verso una transizione green per gli intervistati è di tipo economico. Il 72% del campione riferisce che, a causa dell’investimento iniziale che comporta, il cambiamento aumenterà le disuguaglianze sociali. Opinioni condivisibili, anche se va detto che la scelta di soluzioni innovative nel tempo risulta certamente conveniente.

In più, secondo il 68% del campione, gli incentivi del governo italiano per le soluzioni ad alta efficienza energetica sono troppo bassi per convincere i consumatori a cambiare. Inoltre, il 77% ritiene che il governo sia poco chiaro sui tempi di attesa per gli incentivi legati all’efficientamento energetico e sulle procedure necessarie per richiederli. Chi ha beneficiato di incentivi fiscali per soluzioni ad alta efficienza energetica ha dovuto attendere in media 13 mesi da quando ha presentato richiesta, il 19% ha dovuto attendere più di un anno mentre il 34% li ha ricevuti entro sei mesi dalla richiesta.

Nonostante le difficoltà, non tutti hanno rinunciato a ristrutturare casa in ottica green. Il 43% ha già fatto qualche intervento per migliorare l’isolamento dell’abitazione e il 23% ha già installato qualche dispositivo per migliorare l’efficienza energetica, tra i tanti disponibili.

È nata la nuova piattaforma “Impegnati a cambiare” con la quale Altroconsumo intende unire ancor di più le forze di cittadini, istituzioni e imprese, per promuovere una nuova responsabilità individuale e collettiva, ogni volta che un prodotto o un servizio entra a far parte delle nostre vite. Per approfondire, aderire al manifesto e contribuire al cambiamento, vai su: www.impegnatiacambiare.org

ANIMALI DA COMPAGNIA: IN ITALIA CE NE SONO OLTRE 65 MILIONI 

ANIMALI DA COMPAGNIA: IN ITALIA CE NE SONO OLTRE 65 MILIONI 

E, come ogni anno, il Natale rappresenta per molte famiglie l’occasione

per aprire le porte della propria abitazione ad un animale domestico

I 6 consigli degli esperti di MSD Animal Health

per vivere nel migliore dei modi il rapporto con i nostri amici a 4 zampe

Come ogni anno il Natale rappresenta per molte famiglie italiane l’occasione per aprire le porte della propria abitazione ad un animale domestico.

Sono oltre 65 milioni gli animali da compagnia che vivono attualmente nelle nostre case, a cominciare da circa 10 milioni di gatti e 9 milioni di cani. A questi poi si affiancano pesci, uccelli, piccoli mammiferi e rettili. Secondo i dati più recenti, negli ultimi 7 anni – complice anche la pandemia – il numero di persone che hanno deciso di accogliere in casa più di un animale è quasi raddoppiato passando dal 9,9% del 2015 al 17,2% del 2022.

Gli italiani amano gli animali da compagnia” – afferma Simona Viola, Business Unit Director, Companion Animals di MSD Animal Health – “tanto che oggi i nostri amici pet sono considerati in molti casi quasi come veri e propri membri della famiglia. Una convivenza che ha tanti aspetti positivi. I benefici sulla salute che si ottengono vivendo con gli animali, infatti, sono supportati da dati scientifici pubblicati su riviste internazionali. Accudire un cane o un gatto, un coniglio o un pappagallo trasforma le giornate e le rende piene di piccoli ma ripetuti e importanti appuntamenti. Il contatto con gli animali, inoltre, può contribuire a migliorare in modo significativo la qualità di vita dei bambini, degli anziani e di coloro che si sentono soli e fragili”.

Accogliere in casa un animale domestico richiede però il giusto impegno e il rispetto di alcuni importanti e attenti comportamenti che – come spiegano gli esperti di MSD Animal Health, azienda leader nella salute animale – ci aiutano a vivere nel migliore dei modi il rapporto con i nostri amici a 4 zampe.

Vediamoli insieme.

  1. Una scelta consapevole, da condividere in famiglia e con i bambini

Prima di accogliere un cane o un gatto in famiglia, è importante considerare le dimensioni dello spazio domestico, il tempo che si ha a disposizione per prendersi cura del pet e l’età dei bambini. In base a questo dovrebbe avvenire la scelta dell’animale da adottare, individuando quello che si adatta meglio allo stile di vita della famiglia.

Allo stesso modo, è molto importante spiegare ai bambini cosa comporta la cura di un pet e come i ruoli e le responsabilità del pet owner sono condivisi in famiglia.

I bambini spesso sono naturalmente attratti soprattutto dai cani e possono trarre enormi vantaggi dalla convivenza con un animale domestico. Prendersi cura di un pet può insegnare ad un bambino ad essere responsabile, empatico e persino aumentare la sua autostima. Ma non è detto che tutto vada al meglio sin all’inizio.

I bambini, ad esempio, hanno bisogno di imparare quale comportamento avere nei confronti dei cani, così come non tutti i cani hanno un temperamento giocoso e paziente o si sentono a proprio agio con bambini o estranei. I genitori quindi devono, da un lato, essere disposti ad insegnare al bambino come comportarsi e, dall’altro, educare il cane sui limiti di comportamento accettabili in famiglia, affinché le loro interazioni siano piacevoli e sicure. Ricordandosi di controllare sempre i bambini quando interagiscono con qualsiasi pet perché gli incidenti possono accadere nel giro di un secondo.

  1. L’importanza delle vaccinazioni

Uno dei modi più efficaci per proteggere i nostri amati cani e gatti da alcune malattie è quello di mantenere sempre aggiornato il loro libretto vaccinale. Spesso pensiamo che, una volta vaccinati da cuccioli, i nostri pet godano di tutta la protezione della quale hanno bisogno per il resto della vita. In realtà non è così: sia i cani che i gatti dovrebbero essere sottoposti a dei richiami periodici. Le vaccinazioni innescano delle risposte immunitarie protettive nei nostri pet e li preparano a combattere future infezioni, provocate da particolari agenti patogeni.

I vaccini possono ridurre la gravità delle malattie future o, in alcuni casi, prevenirle del tutto. Inoltre, pur essendo appositamente studiati per proteggere i nostri pet da una serie di malattie pericolose per la loro salute, indirettamente proteggono anche noi.

Alcune malattie, dette anche “malattie zoonotiche”, possono infatti essere trasmesse indirettamente dagli animali all’uomo. In questi casi, la vaccinazione dei pet contribuisce notevolmente a ridurre il rischio di infezione per gli umani, il che può essere particolarmente importante per i membri più vulnerabili della famiglia, come i bambini, gli anziani o le persone immunodepresse.

  1. Attenzione alle piante che ci sono in casa

Le piante possono rendere l’ambiente domestico più gioioso e gradevole. Tuttavia, quando ci sono un gatto o un cane in casa, bisogna sapere che molte di queste possono rivelarsi tossiche e persino mortali per loro.

Ci sono circa 700 piante ed erbe aromatiche, infatti, potenzialmente velenose per il nostro amico a 4 zampe. Piante che producono una quantità di sostanze tossiche sufficiente da provocare effetti nocivi se ingerite dal pet. Le piante velenose possono causare reazioni lievi, come nausea e diarrea ma anche gravi come difficoltà respiratorie e persino la morte. I sintomi di avvelenamento da piante non sono sempre evidenti ed è spesso difficile valutare la quantità che è stata ingerita dall’animale.

Mentre alcune piante, come l’edera, hanno un tasso di tossicità basso (ma possono comunque causare scialorrea, vomito, disturbi addominali e diarrea), altre piante come i gigli sono estremamente pericolose, soprattutto per i gatti.

Un’altra pianta potenzialmente molto pericolosa sia per cani che per gatti è l’oleandro, la cui ingestione può provocare un battito cardiaco irregolare e aritmia, scialorrea e vomito nonché tremori e convulsioni.

  1. Occhio all’alimentazione del pet

Una corretta alimentazione è una componente fondamentale di uno stile di vita sano anche per cani e gatti. Ci sono tante informazioni online sul cibo per animali ma è sempre meglio chiedere al veterinario indicazioni su cibi sani e alternative salutari.

È probabile che il cane o il gatto possano trarre beneficio da una buona scelta di cibi e alcuni di questi potrebbero essere già nel nostro frigorifero. Non dimentichiamo poi che ci sono molti cibi che il cane o il gatto non dovrebbero mai consumare a cominciare da cipolle, aglio, uva, uvetta, avocado, pasta di lievito, dolci (soprattutto cioccolato).

L’alimentazione può influenzare notevolmente la digestione e la microflora intestinale. Pertanto, un’alimentazione sbagliata e non bilanciata può far insorgere disturbi digestivi e causare problemi alla mucosa gastroenterica.

Per questo, proprio come negli esseri umani, una corretta alimentazione è alla base per il supporto e il mantenimento di un buon stato di salute dell’apparato gastrointestinale.

  1. Affidarsi ai consigli del medico veterinario

Occuparsi consapevolmente del proprio cane o del proprio gatto non è qualcosa che si deve fare da soli. Una cura adeguata richiede il supporto di un esperto.

È qui che entra in gioco il medico veterinario. Uno dei modi più sicuri per assicurarsi che il cane o il gatto godano di buona salute è di recarsi dal medico veterinario di propria iniziativa ogni anno, anche quando nulla sembra andar male. Il medico veterinario è un professionista esperto nella salute fisica e comportamentale e nel benessere di tutti gli animali.

Visite veterinarie regolari aiutano a proteggere il proprio amico a quattro zampe dalla minaccia di malattie gravi, come la rabbia o la leishmaniosi, oltre a rilevare lievi cambiamenti nella salute che altrimenti potrebbero passare inosservati.

Stabilire un solido rapporto con il proprio medico veterinario è la chiave per tenersi aggiornati sulle vaccinazioni annuali, conoscere i trattamenti più recenti per la protezione da pericolosi parassiti come pulci e zecche e ricevere la consulenza specialistica su eventuali problemi comportamentali che potrebbero svilupparsi nel tempo.

  1. Un gesto d’amore per il gatto: microchipparlo!

Il microchip è un dispositivo di piccolissime dimensioni che permette di identificare, in modo univoco, il proprio micio (ma anche cani e furetti) attraverso un codice di 15 cifre che viene assegnato direttamente dal Ministero della Salute.

Possiamo considerarlo una specie di Carta di Identità del nostro gatto. In Italia è l’unico sistema di identificazione nazionale per i gatti e ha sostituito la pratica ormai obsoleta del tatuaggio.

Il microchip sfrutta una tecnologia di onde a radiofrequenza innocue per tutti gli esseri viventi che si attivano solamente quando si avvicina un lettore specifico.

La microchippatura consente di certificare l’appartenenza del proprio amico felino al nucleo familiare in caso di smarrimento, furto o contenzioso, oltre ad essere necessaria in caso si voglia stipulare un’assicurazione sanitaria.

Attualmente ci sono anche microchip innovativi e tecnologici per I nostri amici a 4 zampe – cani e gatti – che, in più, consentono di rilevare la temperatura sottocutanea dell’animale senza creargli stress e monitorare così il suo stato di benessere e, in caso di alterazione, agire tempestivamente con il medico veterinario.

L’applicazione del microchip deve essere fatta esclusivamente da un medico veterinario, è semplice e veloce e va effettuata in una zona ben precisa del corpo, ossia nel sottocute della regione del collo, sotto l’orecchio a sinistra.

In questo modo la ricerca del chip sarà identica per tutti i gatti e in qualsiasi luogo.

La prima regione che ha reso obbligatoria, in maniera indipendente, la microchippatura del gatto è la Lombardia. Tutti i gatti nati o acquisiti a partire dall’1° gennaio 2020 che risiedono in Lombardia, infatti, devono essere microchippati per legge.

FERMIAMO LA CACCIA !

Corteo regionale di protesta contro la caccia selvaggia

Si è svolta sabato 28 ottobre a Torino la manifestazione “Fermiamo la caccia!” dove alcune migliaia di persone hanno sfilato per le vie della città per chiedere alle competenti autorità misure legislative più rigorose in materia di caccia. Il Corteo era organizzato dal Tavolo Animali & Ambiente che raggruppa le più importanti Associazioni ambientaliste e animaliste del Piemonte.

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ANAS SALVA SU STRADA UN ANIMALE OGNI CINQUE GIORNI 

Link al video

https://wetransfer.com/downloads/1db7654dd46c2866e13cf69b922052d820231004151234/be8e394a491f6e50bd1394edc4035a2420231004151254/b1d216

ANAS SALVA SU STRADA UN ANIMALE OGNI CINQUE GIORNI

  • Numerose le segnalazioni degli utenti al Servizio Clienti Anas che consentono di salvare animali abbandonati ed evitare pericoli alla circolazione
  • Il 6 e il 7 ottobre Anas, in collaborazione con l’associazione Pet Carpet, prenderà parte all’interno della Casa del Cinema di Roma al Pet Carpet Film Festival

Anas salva, in media, un animale ogni cinque giorni dal pericolo di essere investito e ucciso lungo le strade e autostrade di competenza. Incidenti stradali che possono avere esito mortale anche per le persone. Il merito è dell’impegno quotidiano dei cantonieri e delle segnalazioni dei cittadini agli operatori dell’azienda.

Con i suoi 32mila chilometri di rete, Anas (società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane) è impegnata a sensibilizzare gli automobilisti a non abbandonare gli animali in strada anche con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza per coloro che si mettono in viaggio.

Da diversi anni Anas collabora con alcune associazioni di animali per far fronte comune promuovendo campagne di sensibilizzazione ed educazione stradale.

Il 6 e il 7 ottobre Anas, in collaborazione con l’associazione Pet Carpet, prenderà parte all’interno della Casa del Cinema di Roma al Pet Carpet Film Festival, una rassegna di cortometraggi dedicata al mondo animale, impegnata nel sottolineare il valore di quell’affinità antichissima che lo unisce a quello umano.

La sensibilità degli utenti a segnalare all’Anas il fenomeno dell’abbandono è cresciuta del 34% negli ultimi 12 mesi. Elemento positivo grazie anche alle numerose segnalazioni giunte dai cittadini agli operatori su strada, che consentono ai cantonieri di individuare e salvare, con più rapidità e di conseguenza con maggiore successo, gli animali vaganti.

Sono molte le specie salvate negli ultimi mesi in tutto il Paese da Anas: cani, gatti, cavalli, tartarughe di terra e di mare, gufi, solo per citare alcune specie importanti che convivono nell’ecosistema.

Non sempre però gli avvisi fatti alle sale operative sono positivi: negli ultimi cinque anni è quasi raddoppiato il numero di animali trovati morti, dal 17% del 2019 al 31% del 2022. 

L’abbandono degli animali è quindi un fenomeno tutt’altro che residuale e si consuma soprattutto al Sud: il 34,5% sulla rete Anas avviene lungo la A2 “Autostrada del Mediterraneo”, tracciato che collega Salerno a Reggio Calabria attraversando la Campania, la Basilicata e la Calabria.

Anas invita tutti coloro che incontrano un animale randagio o vagante e che può rappresentare un pericolo per la circolazione stradale, ad informare le Forze dell’Ordine al numero unico di emergenza 112 (Forze di Polizia e Vigili del Fuoco).

Per le strade di competenza Anas, è possibile segnalare la presenza dell’animale anche al numero verde “Pronto Anas” 800.841.148. Nel caso in cui si assista direttamente all’abbandono, inoltre, è importante prendere il numero di targa del veicolo che lascia l’animale per segnalarlo alle autorità e facilitare l’identificazione del responsabile. L’abbandono, infatti, non rappresenta soltanto un atto crudele e pericoloso per l’animale che lo subisce: ogni anno si registrano migliaia di incidenti stradali, spesso anche mortali, causati da animali vaganti o randagi ed è bene ricordare a tutti i cittadini che chi abbandona un animale non commette solo un reato ai danni dell’animale stesso, ma potrebbe rendersi responsabile anche di omicidio colposo.

L’abbandono degli animali, in Italia, è punito dal Codice Penale (art. 727 c.p.) con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro per chiunque abbandona animali domestici.

Postato 6 minutes ago da ornella torre

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LA TUTELA DEGLI ANIMALI 

Istituto Ganassini promuove il Bando Sociale 2023

#ArcadiNoé  PER LA TUTELA DEGLI ANIMALI

Il progetto più meritevole di supporto sarà premiato con una donazione di 5.000 euro

Al via il bando di concorso 2023 #ArcadiNoé, iniziativa promossa da Istituto Ganassini per raccogliere progetti mirati alla tutela e alla salvaguardia degli animali. L’azienda meneghina leader nel settore della dermocosmetica donerà al vincitore la somma di 5.000 euro, che potranno essere impiegati per la realizzazione o il supporto dell’idea presentata e dell’impegno della Onlus.

La manifestazione, giunta quest’anno alla sesta edizione, è frutto della volontà dell’azienda di assicurare continuità ai suoi progetti e della fiducia che essa ripone nelle Associazioni che ogni giorno si impegnano per avere un impatto positivo sul pianeta.

A partire dal 17 aprile e fino al 17 novembre 2023, Onlus e altre realtà senza fini di lucro che operano per la salvaguardia degli animali, potranno partecipare al bando presentando un proprio progetto finalizzato alla tutela dei nostri amici a quattro zampe, pesci, volatili o di altre specie.

Saranno prese in considerazione anche tutte le proposte che prevedono la promozione e la sensibilizzazione di questo tema, anche nelle scuole.

Per partecipare basta compilare l’apposito format sul sito https://ganassinicorporate.com/singolo-bando/ 

oppure inviando il materiale necessario (foto o video, copia dello Statuto sociale, contatti e descrizione del progetto) a socialresponsibility@ganassini.it.

I progetti accettati saranno esaminati da una giuria interna che decreterà il vincitore della donazione.

“Continua il nostro impegno a favore delle Onlus e delle associazioni che operano nel mondo del sociale – ha detto Vittoria GanassiniResponsabile CSR del gruppo – Nel 2022 abbiamo raccolto numerosi progetti in favore dei rifugiati politici, siamo stati ben felice di assegnare i 5.000 euro in palio alla Fondazione Marista per la Solidarietà Internazionale, da anni impegnata per l’accoglienza di bambini in Libano. Per questa edizione abbiamo deciso di rivolgere la nostra attenzione a un tema completamente diverso, quello della tutela degli animali e dei loro diritti. È un argomento che ogni giorno coinvolge un numero sempre più alto di addetti ai lavori e di interessati, speriamo di raccogliere progetti interessanti e innovativi, in linea con la mission della nostra azienda: generare un impatto positivo su tutto ciò che la circonda.”

WWF: I CRIMINI DI NATURA MINACCIANO IL NOSTRO FRAGILE PIANETA

WWF: I CRIMINI DI NATURA MINACCIANO IL NOSTRO FRAGILE PIANETA  EVENTO SIMBOLICO A ROMA: PIAZZA DI SPAGNA DIVENTA LA ‘SCENA DEL CRIMINE’ SUGLI ELEFANTIAl via una Maratona informativa del WWF su canali social e media per dire STOP ai danni del bracconaggio e del commercio illegale di specie protette  #STOPCRIMINIDINATURA
La cartellina multimediale sarà aggiornata con le foto dell’evento entro la mattinata Il WWF ha scelto la Giornata della Terra -Earth Day per accendere i riflettori sui crimini contro la natura, un fenomeno globale che minaccia gli equilibri di un pianeta reso già fragile da inquinamento, cambiamenti climatici, consumo del suolo, esaurimento delle risorse e altre conseguenze delle nostre attività insostenibili. E così, per un giorno a Piazza di Spagna, uno dei luoghi iconici della capitale e del mondo, è comparsa una “scena del crimine” con l’installazione autorizzata di enormi zanne di (finto) avorio ispezionate da figuranti travestiti da polizia scientifica. Il pubblico è stato coinvolto nel partecipare alla ricerca delle ‘impronte’ dei colpevoli e invitato a lasciare la propria su uno speciale pannello ‘parlante’, come gesto simbolico del proprio impegno nel contrastare questo fenomeno. L’evento rientra nelle attività di sensibilizzazione del progetto SWiPE (Successful Wildlife Crime Prosecution in Europe) finanziato dal programma LIFE della Commissione europea, di cui il WWF Italia è partner. L’installazione è stata ideata e realizzata insieme a Mai-Tai, agenzia di Milano specializzata in comunicazione non convenzionale.  L’evento ha aperto una lunga MARATONA WWF contro i crimini di natura che fino al 24 maggio sensibilizzerà il grande pubblico sugli impatti, sconosciuti e sottovalutati, che le azioni dei criminali di natura hanno su biodiversità, salute umana, economie, società.
 Oggetto di questi crimini sono: uccelli della nostra fauna (uccisioni, catture di animali vivi, prelievo di uova o pulli di uccelli a rischio di estinzione da destinare a mercati illeciti che fruttano ingenti guadagni ai trafficanti); specie che versano in un grave stato di conservazione come rettili o anfibi, sia autoctoni, sia esotici; pesci d’acqua dolce o specie marine come coralli, squali, oloturie, ricci e datteri di mare.  Frequente è inoltre l’importazione di animali esotici o di loro parti come l’avorio, il corno di rinoceronte, la pelle di tigre o di leopardo.   I crimini contro la natura sono la 4° attività criminale più redditizia al mondo: preceduti esclusivamente dal traffico di droga, dalla contraffazione e dal contrabbando di armi, generano entrate per 280 miliardi di dollari l’anno e costituiscono un settore della criminalità in crescita. Un rapporto di TRAFFIC mostra che l’Italia è uno dei primi nove paesi di destinazione e di origine per il commercio di fauna selvatica attraverso gli aeroporti. 
ELEFANTE: SIMBOLO DI UNA NATURA DEPREDATA L’avorio degli elefanti è uno dei prodotti più commerciati dai trafficanti di natura e l’Italia, come per molti altri prodotti, è al centro di questi traffici. Siamo il secondo più grande (ri)esportatore di prodotti a base di elefanti dopo il Regno Unito (25% dei prodotti scambiati per numero di individui). Tra il 2015 e il 2020, l’Italia è stata coinvolta in almeno 25 sequestri di avorio noti di peso superiore a 400 kg e nel 2022 le autorità italiane hanno sottoposto a sequestro numerosi manufatti in avorio e zanne  detenuti da privati o commercializzati in violazione della normativa CITES (la norma che disciplina il commercio di specie animali e vegetali protette): solo a  marzo 2022 i Carabinieri del Nucleo CITES di Modena hanno sequestrato  172 oggetti d’avorio esposti per la vendita in una manifestazione fieristica per un valore stimato di oltre 200 mila euro, mentre a maggio 2022 in un’abitazione di Brescia, i Carabinieri del Nucleo CITES di Bergamo hanno sequestrato 428 oggetti d’avorio per un valore superiore a 100 mila euro. A novembre 2022 i Carabinieri del Nucleo CITES di Pavia hanno sequestrato un pianoforte a coda dal valore di oltre 50 mila euro, realizzato con tasti in avorio ricavati dalla specie Loxodonta africana (elefante africano di savana). La pena prevista in Italia per il commercio di specie protette in violazione alle prescrizioni di legge è l’arresto da sei mesi a due anni e l’ammenda da 15 mila a 150 mila euro, che può arrivare a 300 mila euro in caso di recidiva (art. 1, L. 150/1992). Il WWF, attraverso l’ufficio Tutela Giuridica della Natura, collabora costantemente con le autorità anche acquisendo e inoltrando segnalazioni spesso provenienti da cittadini e volontari e attivandosi a livello giudiziario a supporto delle Procure al fine di garantire il contrasto di questi fenomeni attraverso una piena applicazione delle norme vigenti
ECOTIPS: VADEMECUM PER COMBATTERE I CRIMINI DI NATURA  Convivere con la natura>>Souvenir dalla natura>> Il WWF ha stilato degli Ecotips suggerendo comportamenti virtuosi alla portata di tutti per contribuire a combattere i criminali di natura attraverso segnalazioni alle autorità oppure vivendo la Natura ‘in punta di piedi’, con le necessarie cautele utili a non spaventare o disturbare gli animali protetti e evitare di raccogliere orchidee spontanee o altre specie della nostra flora protetta. Fiere e mercatini possono essere luoghi di vendita di specie protette, o animali imbalsamati o oggetti realizzati con parti di animali a rischio: denunciare queste vendite, così come quelle online, può sventare un mercato illegale. Nelle passeggiate in natura si possono segnalare alle autorità gli spari in aree protette o al di fuori dei calendari venatori, o i versi registrati di uccelli, usati dai bracconieri come richiami per attirare allodole, quaglie, anatre. Anche la detenzione di animali selvatici protetti da parte di privati va segnalata come cardellini, merli, ricci, rapaci diurni e notturni. Le autorità possono verificare che vi siano i permessi necessari.  PER SAPERNE DI PIU’ SUI CRIMINI DI NATURA>>
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WWF: SABATO 22 APRILE GIORNATA DELLA TERRA

SABATO 22 APRILE 2023 

GIORNATA DELLA TERRA: A ROMA IN PIAZZA DI SPAGNA EVENTO NON CONVENZIONALE DEL WWF DEDICATO ALLA NATURA PROTETTAIn occasione dell’Earth Day, sabato 22 aprile,

il WWF ha programmato un’attività speciale che coinvolgerà il pubblico per tutta la giornata grazie ad un’installazione a sorpresa.

Il tema, che verrà svelato nella giornata stessa, è legato alla tutela della Natura e al ruolo che ognuno di noi può svolgere per proteggerla. 

  L’installazione sarà posizionata dalle 9.00 alle 17.00 nell’area palme di Piazza di Spagna a Roma, accanto all’uscita Metro Spagna

OrsaJJ4: ucciderla è reato 

La LAV trova un rifugio per ospitare l'orsa JJ4 e salvarla  dall'abbattimento - greenMe
2 rifugi pronti a salvarla.
JJ4 è stata catturata durante la notte tra lunedì e martedì, lasciando dietro di sé i suoi cuccioli che ora vagano da soli in un territorio che non li vuole. 
Subito dopo la cattura, abbiamo chiesto un incontro al Presidente Fugatti che ci è stato negato, ancora una volta.  Oggi, durante la nostra conferenza stampa a Trento, abbiamo dichiarato e chiarito nuovamente che uccidere a ogni costo gli orsi, nonostante ci siano rifugi-santuari pronti ad accogliere i plantigradi, è reato.  
JJ4 in questo momento è imprigionata al Casteller di Trento, allontanata con la forza dai suoi cuccioli, strappata a quello che era il suo diritto a vivere e a essere mamma. Clicca qui e leggi tutti gli ultimi aggiornamenti sulla situazione di JJ4. >>
Noi, di fronte a questa ingiustizia, di fronte a questa mamma privata del suo diritto di accudire i propri cuccioli e alla luce delle mancate risposte del Presidente Fugatti, rispondiamo con un messaggio chiaro: abbiamo individuato due santuari-rifugi pronti ad accogliere immediatamente gli orsi condannati a morte e considerati “problematici”, per salvarli dalla crudeltà e dalla vendetta dell’uomo.Si tratta di Gnadenhof für Bären, in Germania, e di Al Ma’wa for Nature and Wildlife, in Giordania, realizzato da Princess Alia Foundation e da Four Paws, due luoghi verificati da LAV, adeguati ad accogliere gli orsi nel pieno delle loro caratteristiche etologiche.

Si conferma quindi inutile il provvedimento di uccisione degli animali: una soluzione che non prevede violenza c’è e non può essere ignorata, anche alla luce della riforma della Costituzione, che all’art. 9 prevede espressamente “la tutela degli animali e della biodiversità”. Oggi anche l’ordine dei veterinari di Trento si è espresso a favore della vita di JJ4 in quanto “non si rilevano al momento pericoli per la popolazione in quanto Jj4 è stata catturata” e perché l’orso “è una specie protetta tutelata con legge dallo Stato”. In questo momento ribadiamo e chiediamo alla Provincia di Trento di accettare la nostra proposta e di affidarci la custodia di JJ4, MJ5 e M62, così da poter procedere con il loro trasferimento, poiché una volta catturati, la loro uccisione aggiunge nulla alla paventata sicurezza dei trentini.La situazione è in continua evoluzione, ti invierò aggiornamenti.Massimo VitturiResp. Area Animali Selvatici LAV
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